FOTO

FOTO

L'ATLETICO STYLE

Per alcuni Atletico Gorla – CDG Gallarate era la gara dell’anno: l’ultima possibilità per l’Atletico di rimanere aggrappati alla vetta della classifica (la Gazzetta del CSI).
Per molti era la gara che avrebbe consentito alle inseguitrici delle tigri di accorciare o, come nel caso dei fulgorati, di mettere la freccia ed effettuare il sorpasso in classifica.
Per noi dell’Atletico era semplicemente la quinta di ritorno, un’altra gara con 3 punti in palio.
Ed in settimana avevo proprio chiesto alla squadra di affrontare la partita come se davanti non ci fosse la capolista e senza guardare la classifica.
Detto, fatto!
Perché gli uomini di mister Massi iniziano la partita come spesso è capitato quest’anno. Pronti – via e nei primi 5 minuti ci troviamo già sotto 2 a 0 sulle prime 2 percussioni offensive dei gallaratesi.
Neanche il tempo di salutare tra il pubblico i ritorni del Paga e del Pinnaz che io già mi ritrovo ad accendere la terza sigaretta.
L’Atletico fa tesoro dei 2 schiaffi; rialza la testa, non si scompone, inizia a macinare gioco ma le tigri si chiudono bene e anche la (s)fortuna sembra definitivamente girata contro di noi: cogliamo 2 pali, annotiamo 2 salvataggi sulla linea e un paio di contropiedi che le tigri non concretizzano solo perché in porta c’è il Numero 1 per Eccellenza (intendo dire che Vince è indiscutibilmente il miglior portiere del nostro girone, anche sabato lo ha dimostrato, ma ritengo che farebbe la sua gran bella figura anche nella massima serie).
In curva ripeto più volte ai presenti:’Se facciamo il primo, vinciamo la partita!”
Ma non sembra proprio giornata.
Il Paga saluta tutti e dichiara: ’Ora vincete la partita!”. Io mi tocco.
Un primo tempo che si sviluppa in questo modo: l’Atletico cerca di riaprire la gara con un gol, attacca spesso a testa bassa. Il tempo passa e la frenesia aumenta.
Anche io sono alla ricerca della posizione che cambi la partita: inizio vicino al Ravo, poi mi sposto da parte al Ghio, quindi Marchetti, Iozza, …. ma il risultato non cambia.
Fine primo tempo, e le occasioni da gol sono già almeno 6 ma il tabellino dice ‘SZERU GOL FATTI’ (e le tigri: ‘NUN E’ MIU PRUBLEMA’).
Entrano Scisci e Nello e l’Atletico prosegue come ha chiuso il primo tempo, ma con maggiore intensità.
Si gioca solo nella metà campo ospite, in tutta franchezza. In un quarto d’ora li riprendiamo proprio con i gol dei nuovi entrati (Nello da sinistra, Scisci da destra) ed io annoto altre 5-6 palle gol.
Vince è inoperoso, tocca la prima palla del secondo tempo fuori dall’area e si permette anche il lusso di scartare la punta e di lanciare il biondo: pennellata sul piede e tiro alto da buona posizione!
Siamo già in doppia cifra con le occasioni da rete, dominio territoriale assoluto, in tutta franchezza. Le poche palle arrivate alla punta gallaratese sono state sventate dagli anticipi dell’ultimo entrato Buzzi.
Sull’unica svista di quest’ultimo capita l’occasione più nitida del secondo tempo del Gallarate: la punta è a tu per tu con Vince che di piede conferma la sua grandezza. In tutta franchezza.
Io ritorno in curva ma subito vengo insultato. Ritorno a bordo campo e riprendo a parlare con Vince, visto che in campo c’è solo l’Atletico che attacca nell’altra metà campo. In tutta franchezza.
Vince dice: ‘Vinciamo alla fine, me lo sento!”
Io mi tocco nuovamente ma la penso anch’io così, perché non è un caso, ma è uno Stile.
Così come la pensano i 7 in campo (compreso Vince che prende un caffè per non addormentarsi).
Esce Piero, stremato, acciaccato ed un po’ egoista nelle ultime palle giocate.
Rientra il funambolico Crenna che già premeditava di non farsi la doccia.
Ma il finale è già scritto: lui ce l’aveva promesso in settimana, anche perché sabato sarà squalificato. Non gioca al massimo, anche perché disturbato da un fastidio fisico, sbaglia qualche appoggio di troppo ma il Capitano è un altro che vuole dimostrare di essere di ‘altra Categoria’.
Non c’è il biondo, Nello si innervosisce, Scisci si perde nel dribbling di troppo, Disso non è preciso col tiro da fuori, Vince è troppo distante, Crenna pensa a quale esultanza finnica potrebbe proporre.
E quindi il finale decide di prenderselo lui, con tutta la sua volontà e la sua determinazione: incursione con anticipo su difensori e portiere avversario. E via per i 50 metri più veloci della sua carriera (Arnaldo Style) a festeggiare in curva!!
In tutta franchezza, gli ultimi minuti sono di controllo per l’Atletico.
Altri 3 punti sudati ma meritati. In tutta franchezza.

Per chi non l’avesse capito questo è l’Atletico Style.
Ti illudi, vieni ripreso, non ci capisci un cazzo e vieni purgato!! E la purga brucia parecchio perché subito dopo il fischio del gol c’è il triplice fischio !!
Per info chiedere a: Carnago, Busto, Mozzate, Casorate, Samarate, Frassati, Mozzate.
Tutti sconfitti (o ripresi) all’ultimo respiro.
Da sabato, chiedere anche alla ex capolista Gallarate.

Altra gara meritata (i miei complimenti a tutti), altra gara stra-sofferta.
Mezzo regalo di compleanno l’ho ricevuto (grazie a tutti). L’altro mezzo lo voglio a Mozzate.

SEMPRE FORZA ATLETICO

Il Press

2 commenti:

  1. il terzo gol del Capitano è stato fatto grazie ad un pregevole stop d'esterno di SciSci sulla rimessa del Disso seguito da un tocco preciso, di punta, nel mezzo che ha permesso il 3 a 2. Vorrei precisare

    RispondiElimina
  2. scisci sei il più forte!!!

    RispondiElimina