Il
seguente editoriale, di fine stagione, è a tema musicale per omaggiare tutti i
blogger (amici ed avversari) che hanno spesso cantato fuori dal vaso durante la
stagione.
“Il terzo posto è fatto di noia, ma anche di
gioia.”
Ci
voleva un finissimo musicista per orchestrare l’andamento del campionato Atletico
‘12/’13, iniziato con la stecca a Castiglione (che arriva secondo, meritando il
piazzamento sia dal punto di vista tecnico che disciplinare), proseguito con un
assolo di sei ore (sei vittorie consecutive) e due acuti che alla Bombonera
bucano il timpano e le retroguardie di Aurora e Frassati, quest’ultima
vincitrice del meritatissimo titolo con un impressionante filotto di vittorie
nel girone di ritorno.
A
rumoreggiare dietro le quinte, nelle sabbie mobili di una salvezza sofferta, un
trombettista solitario che disturba un po’: è proprio lui, eroe del proprio
campionato anonimo, che pone oggi fine ai sogni di inseguimento degli Atletici.
Un secco
4-1, spartito sacconaghese già ascoltato sul lato A(ndata), armonioso e
combattivo in campo, stonato come Joey Ramone quando si tratta di fair play e
pubbliche relazioni attorno al campo.
Ai
gorlesi della gestione D’Ippolito-Ghioldi rimane un terzo posto “Bittersweet”
che neanche Richard Ashcroft, ma per certi versi motivo di “Pride”, come
fossimo gli U2 dell’A2.
Per
lunghi tratti di stagione l’Atletico riesce infatti ad esaltare ed esaltarsi,
conciliando bel gioco e risultato: su tutte le sontuose prove di Gallarate e
Golasecca (che per un’ugola d’oro come quella dell’Atletico del periodo invernale,
è una località dal nome infido), così come il primo tempo “Champagne” al Bar
Giardino (che fa rima con Di Capri Peppino).
I bassi ci sono stati, forse perché la batteria era scarica o qualcuno s’era scordato dei propri mezzi: sta di fatto
che le sconfitte esterne con Sporting e San Pietro gridano vendetta e
rappresentano il piccolo grande (amore? no!) rimpianto Gorlese.
Dopo
la formalità CPM di sabato prossimo, ci sarà da recuperare forze, voglia ed effettivi
per la prossima stagione, nella quale l’Atletico dovrà confermare di meritarsi
il ruolo di “headliner”: per evitare di confondersi con gli “avannotti” che,
strombettando come Louis Armstrong e canticchiando senza vista (sulla
classifica) come Ray Charles, si accontentano di suonare “di primo pomerigg’”.
Al
concertone del prossimo anno, tra Balconi (Balcani), All Saints (principalmente
Pietro e Giulio, salvezza permettendo), CP.(F.)M. e soprattutto nuove melodie Atletiche,
ci sarà ancora da divertirsi. Sperando che qualcuno ci ripensi, e continui a
suonare con noi.
Forza
Atletico!
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