Con lo stesso ritardo che ho nella preparazione, sforno di
venerdì l’editoriale di una partita ormai avvolta dalle nebbie dell’oblio.
Rimettendo insieme i pezzi: l’Atletico capolista fa visita ai Balconi terzi in
classifica, per un big-match su un campo sorprendentemente senza traccia di
neve. L’unico problema è raggiungerlo senza perdersi negli impervi vicoli di
Golasecca, che per poco non risultano fatali al Ghio e ai tentativi di
parcheggio di Cilie e consorte.
La neve non c’è, ma il freddo sì. E pronti via, la prima
vittima della bassa temperatura è il portiere avversario che in occasione della
prima palla gol Atletica (Piero imbeccato da Bryan sul lato sinistro dell’area
perde il tempo della conclusione) si procura un danno muscolare che lo
costringe alla sostituzione.
Subentra
un portiere non portiere e l’Atletico ne testa subito i riflessi. Il Capitano
pesca un gran tiro da fuori (alcuni la definiscono “foglia morta casuale”,
dimenticando che la giornata di grazia del numero 4 si era già intravista
durante i tiri del riscaldamento) ed è vantaggio gorlese. Qualche minuto dopo
sale in cattedra Bryan: dalla stessa mattonella parte un nuovo tiro imparabile,
che leva le ragnatele dal sette alla sinistra del portiere (ok, va bene, non è
un portiere) di casa. Per assicurarsi che sia ben pulito, il numero 10 gorlese
si ripete subito dopo, su punizione a due in area provocata da un pasticcio
difensivo di una Segheria Balconi in bambola completa.
L’Atletico va a nozze, soprattutto Piero che finalmente in
posizione avanzata fa il bello e il cattivo tempo e in una decina di minuti
schianta gli avversari con una tripletta che ci mette nella tennistica e comoda
situazione di un tondo 6-0.
La fine primo tempo è galvanizzante: sei reti fatte, nessun
rischio in zona Cilie, difesa solida e reparti avanzati letali. L’infortunio
del numero 1 Balconiano è una sfiga, ma 5 dei 6 gol atletici non li avrebbe
tolti dall'angolino neanche lo Iozza dei tempi d’oro.
Il relax che l’Atletico sfoggia al rientro in campo è una
leggerezza comprensibile ma da evitare, anche solo per non sentire i Santi lanciati
dal Dippo. O anche perché il Balconi si fa una dose di orgoglio nell'half time
e rientra in campo a trazione offensiva e con un atteggiamento più grintoso: perdiamo
misure, furore agonistico e un po’ di lucidità e ci cucchiamo tre gol evitabili
(uno dal fischio dell’arbitro, gli altri due da noi stessi) che riaccendono le
pur immeritate speranze dei padroni di casa, spettatori per una buona
mezz'oretta.
Lo sbilanciamento offensivo dei nostri avversari riaccende
però la scintilla Atletica che trova la concentrazione per sfruttare le
praterie: soprattutto con uno Scisci inesauribile che brucia due volte la
difesa del Balconi per un 8 a 3 da game over. Gloria anche per Nico che ritrova
il gol nei minuti finali su invito di “Anaconda” Colombo.
Seconda vittoria esterna Atletica consecutiva, segnali
positivi un po’ dappertutto: dall'attacco che quasi va in doppia cifra ad una
difesa che, prima e dopo il piccolo blackout, concede poco o nulla. Le urla e
le mosse del Dippo sono quelle di un capitan Findus che ha ben saldo il timone
della nave. Una squadra capace di tutto, se tiene la testa dove serve. E di
farsi infilare da chiunque, se gioca in punta di piedi. Ma la rotta è giusta. L’importante
è non aprire le porte dello spogliatoio dove tra kebab, gente che arriva già in
pantaloncini e nudismi vari la dignità pare un optional.
Terzo tempo alla volemose bene e pensieri già all'ultima
gara prenatalizia. Che, viste le condizioni atmosferiche e Bomboneriche, ci
giocheremo probabilmente a curling. Spazza!
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